Il secondo indovino della mia ricerca l'ho trovato nella periferia di Shijiazhuang, sulla strada che porta al tempio Longxing (隆兴寺). Quel luogo dove ero stato per la prima volta nel maggio 2009 aveva lasciato in me un ricordo speciale, come di un mondo di altri tempi ignaro della modernizzazione che stava diffondendosi fuori dal suo confine. Vi avevo trovato uomini ricurvi su tavolini di legno a giocare a Majiang, un venditore di gabbie di uccelli nel suo pigiama a chiacchierare con anziani signori della salute dei loro compagni pennuti, e decine di insegne che invitavano i passanti a fermarsi per una lettura del destino. E' così che avendo avuto la possibilità di tornare a Shijiazhuang ho pensato che sarebbe stata l'occasione perfetta per continuare a curiosare nel mondo della divinazione. Essendo vasta la scelta, ho deciso di chiedere informazioni su un bravo indovino al proprietario del ristorante nel quale mi sono fermato a pranzare. Ho avuto immediatamente un pentimento, e il dubbio che mi potesse mandare da un amico con la prospettiva di spartire qualche tornaconto si è fatto serio quando con un sorriso sornione ha puntato il dito verso la porta sul lato opposto della strada. Ho deciso comunque che mi sarei fidato. In fondo avevo 50 e 50 di possibilità che si trattasse di una fregatura tanto quanto del miglior indovino possibile. Dopo appena 2 minuti di conversazione ho avuto la conferma si trattasse del primo caso, anche perchè per proseguire mi ha chiesto 60 RMB a bruciapelo. "Vedo che la tua strada non è dritta, è dissestata. Sei una persona con una grande intelligenza, ma anche molto complessa" e banalità del genere; l'unica cosa che mi ha colpito veramente è quando se ne è uscito con "sei una persona che non sa leccare il culo al proprio capo" che in cinese suona come non saper 拍马屁, ovvero schiaffeggiare il culo del cavallo (su cui siede qualcuno, per incitare e farlo andare più veloce). Eh si, culo per culo, noi siamo più grezzi! Per finire mi ha fatto scegliere a caso tre carte da un mazzo e - fortuna delle fortune - è uscito il mio Buddha protettore che avendo a che fare con il numero 3 mi imponeva di donare almeno 3 banconote da 100 RMB...col cavolo! Sfidando il malocchio ne ho donata solo una, e già era troppo. Per non contraddirlo ulteriormente ho seguito le sue istruzioni e mi sono inginocchiato sul cuscino di fronte al Buddha, con gli incensi in mano, per pregare chinandomi fino a toccare la fronte a terra per svariate volte mentre cantilenava borbottii che presumo fossero una preghiera. Dopo avermi bruciato qualcosa sulla testa mi ha fatto rialzare. La benedizione era finita. Prima di andarmene l'indovino ha voluto illustrarmi alcune delle sue teorie sull'origine dell'uomo (secondo lui verremmo dal sole), sulla lenta ma inesorabile espansione dell'universo e il motivo per cui la terra si sta surriscaldando. Teorie interessanti, tra il scientifico e il visionario, ma originali. Mi ha chiesto di aiutarlo a diffondere i suoi scritti in Italia, traducendo il suo blog. Come no! Per quanto deludente, è stata un'esperienza divertente, che mi ha strappato un sorriso. In fondo aveva involontariamente rivelato di essere un uomo più semplice di quanto non volesse far credere, convinto di avere idee rivoluzionarie da condividere con il mondo. Adoro quel briciolo di follia che alimenta la passione di certe persone. Ho preso verso l'uscio e mi son incamminato sulla strada lasciandomi alle spalle il tempio. Speravo che l'uomo non mi seguisse con lo sguardo, invece devo averlo proprio deluso quando in modo furtivo mi sono intrufolato dentro ad un altro portone, quello dell'indovino Zhang, la vera ragione che mi aveva spinto a tornare in quel luogo.
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Sono rimaste ormai poche pagine al libro ma prima di riporlo in valigia tra calzetti e maglioni credo di dover scrivere questo post. Il libro di Terzani è diventato un pò come un manuale attraverso il quale sperimentare e verificare di persona cosa potesse nascondere il mondo della divinazione in Cina, stimolando la mia curiosità di vedere cosa ne fosse rimasto dopo lo tsunami dello sviluppo economico e della globalizzazione. Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso. La prima occasione si è presentata parlando così, del più e del meno, del libro che stavo leggendo e della pratica del Feng Shui (风水), comunemente definita anche geomanzia orientale. In breve il Feng Shui riguarda lo studio della giusta posizione dell'uomo (microcosmo) e degli spazi in cui abita o lavora in relazione all'ambiente (macrocosmo), per creare armonia e rendere possibile il buon scorrere del Qi (气), il soffio vitale. Chiacchierando con amici sono venuto a saper che proprio a Qingdao vi era un famoso maestro di Feng Shui, talmente rinomato da ricevere con un tariffario "al minuto"! Curioso di prendere contatti con il maestro ho scoperto che il capo dell'azienda in cui lavora un vecchio amico non faceva alcuna mossa se non dopo aver consultato tale uomo, fosse per strategie di marketing o la scelta del logo aziendale. Il mio amico, molto pratico e molto occidentale trovava tutto questo folle ed estremamente irritante, ma per me era a dir poco affascinante scoprire che ancora oggi grandi aziende ricorrono a maestri di Feng Shui come potrebbero fare affidamento ad un economista! Navigando in internet ho riscontrato questo fenomeno che coinvolge anche nomi importanti della finanza, come la HSBC e il suo problema con il cattivo Qi emanato dalla sede centrale della rivale Bank of China ad Hong Kong, contro il quale ha fatto installare dei cannoncini sul tetto! Fatto sta che grazie alle conoscenze di questo mio amico sono riuscito ad avere un appuntamento con il maestro, gratis per giunta. Ci siamo incontrati in una magnifica casa da te, tutta in legno e dal gusto tradizionale. Lui, un uomo mingherlino e con il riporto, parlava solo dialetto, cosa che mi ha un pò deluso (sai, ci si aspetta un uomo di grande cultura) tuttavia nelle due ore di chiacchierata siamo riusciti a capirci. Dopo avermi chiesto data e ora di nascita (io sono sotto il segno del maiale), e dopo aver fatto i suoi conti (scarabocchi) sul taccuino, ecco ciò che mi ha detto: "Nel 2007 hai avuto problemi di salute o altro genere (non mi pare!). Nel 2009 vi sono stati grandi cambiamenti nella tua vita (questo è vero, un grande cambiamento esistenziale). Dal 2006 ad oggi vivi in una situazione instabile, sei sempre da un posto all'altro (questo è evidente essendo un italiano in Cina!). Il lavoro non paga sufficientemente (dillo al mio capo!) e non riesci a mettere via un soldo perché sei uno spendaccione (non è vero). Nel 2013, anno del serpente avrai un drastico cambiamento in ambito lavorativo e la paga aumenterà molto (mah!). Tra il 2013 e il 2016 devi fare attenzione a possibili infortuni quali fratture o scottature. Anche nel 2009-2010 hai avuto questo tipo di problemi (non mi pare)." Ho poi approfittato per chiedere riguardo il futuro, e alcuni dei progetti che ho per la testa, porgendogli la planimetria di casa e le mappe per localizzarla rispetto al mare e ai monti e ai fiumi: "L'idea di aprire un Bed&Breakfast nella tua casa di campagna non è buona, poche possibilità di successo (ahia). Anche l'idea di aprire un'agenzia per turismo cinese in Italia è pessima, non troverai colleghi realmente concentrati sul progetto (doppio ahia). Meglio sarebbe organizzare soggiorni per studenti, ma richiede tempo. Quello di aprire una fattoria biologica invece funziona (evviva!), avrai da sudare, ma anche da guadagnare." "Solo dopo i 30 anni riuscirai a stabilizzarti sentimentalmente, non prima (è stato categorico!). Dal 2008 al 2011 l'amore non va bene (l'avrà letto in faccia più che dalle stelle!). L'anno propizio per un incontro stabile sarà o il 2013 (anno del serpente) o il 2014 (anno del cavallo). L'anima gemella è una persona diretta, dal carattere un pò maschile, che alle volte tende a controllarti, che guadagna bene e che a volte sbotta anche (non c'ha visto male!)" "Te ne devi stare in Asia ancora per un pò, non è propizio tornare ora. In Asia non puoi fare soldi ma puoi imparare molto, in occidente al contrario saranno di più le possibilità di arricchirti, ma non quelle di apprendere nuove cose (qui ha toccato un punto interessante). Vedo l'occidente/Europa come un luogo per far soldi, ma non hai lo spirito per rimanere a viverci. Vedo bene l'Australia per te (mai nemmeno pensato all'Australia!). Dovresti mangiare un pò di pesce e carne, perseguire il Giusto Mezzo (中庸). Soffri di problemi di intestino e alla spina dorsale, dovresti praticare Taijiquan (太极拳) oppure Yoga (bene! lo sto già facendo)." Non ho voluto chiedere nulla riguardo la lunghezza della vita, preferisco che rimanga un mistero (anche se in passato un paio di persone guardandomi il palmo della mano hanno predetto vita non lunga e possibile malattia verso i 50 anni), ma mi sono sentito di chiedere almeno quale fosse la mia professione ideale: "Imprenditore e costruttore di case (aiuto, un piccolo Berlusconi in erba!). Oppure (per fortuna c'è un oppure...) il CONTADINO!". Quest'ultima rivelazione è stata davvero rassicurante. E' un pò che ci penso, e non mi dispiacerebbe affatto cambiare rotta e dedicarmi alla terra, è da sempre il mio sogno per gli anni della vecchiaia, ma a quanto pare potrebbe esserlo addirittura per un progetto lavorativo non troppo lontano. Sono partito e come da tradizione mi sono portato dietro il libro da cominciare in aeroporto e dal quale farsi accompagnare nei primi giorni di ambientazione. Il primo libro di un viaggio di solito rimane aggrappato ai ricordi, perché letto in un momento di particolare sensibilità emotiva, quella del cambiamento di luogo, di cultura, di distacco dagli affetti. Ecco il libro è - per me - ciò che mi riporta a casa anche quando sono distante, come un profumo familiare.
Questa volta ho scelto - non a caso - Un indovino mi disse di Tiziano Terzani. Dico non a caso perché Terzani in quel libro descrive un intero anno passato in Asia a viaggiare con ogni mezzo tranne che con aerei. La sua decisione era dovuta ad un presagio di tanti anni prima che un indovino di Hong Kong aveva fatto sull'anno 1993 in cui il giornalista non avrebbe dovuto assolutamente volare, o avrebbe rischiato la vita. La profezia in qualche modo si avvererà. Un libro molto interessante, e come tutti i libri di Terzani estremamente piacevole alla lettura. Io a modo mio mi ero messo in testa di voler fare qualcosa di simile, avevo deciso che dal momento in cui fossi atterrato a Qingdao, non avrei più preso aerei fino al 6 luglio, momento del ritorno in patria (!). Ero deciso, convinto! Già mi scocciava il fatto che avessi prenotato il volo interno Pechino-Qingdao, perché non un bel treno? Poi i primi dubbi, quando ho pensato a Shenzhen, nel profondo sud, si parla di quasi 30 ore di treno…eppure mi sono detto che lo avrei fatto, con la mia cuccetta e i miei libri. Anzi, un'ottima occasione per staccarsi dal lavoro e le tonnellate di email. Ero così entusiasta all'idea che non potevo fallire. Oltretutto già stavo facendo i calcoli di emissione di CO2 risparmiata con questa mia scelta (ho letto di persone che per motivi di eco-sostenibilità hanno chiuso con gli aerei, per sempre). Poi la catastrofe. Chiamata urgente dal dipartimento centrale, devo essere a Shijiazhuang il prima possibile "tipo domani?", "no, tipo stasera è meglio". Non ho scelta, mi arrendo al fato. In meno di 12 ore dal mio volo Pechino-Qingdao mi ritrovo a fare check-in per un Qingdao-Pechino. Poi bus, stazione dei treni che grazie al cielo ho potuto evitare avendo trovato un passaggio abusivo fino a Shijiazhuang (le stazioni dei treni in Cina in periodo Capodanno Cinese sono l'inferno, da non augurare al peggior nemico). Dopo due giorni a Shijiazhuang con febbre a 38 eccomi tornare all'aeroporto di Pechino per assistere una paziente in partenza, questa volta a bordo di un veicolo da strada, 5 lunghissime ore (da leggersi con tono Fantozziano). A lavoro ultimato, cerco di tornare a Qingdao, un benedettissimo treno, ma tutto prenotato fino al 30. Il giorno seguente avrebbero aperto le vendite dei biglietti per il 31. Era il 26, io con 3 T-shirt in tutto, sudate, fonate e risudate per la febbre, volevo tornare ed ero di fronte a due scelte, una etica e l'altra pratica. Avrei potuto tornare a Shijiazhuang con i colleghi, altre 5 ore di viaggio, per tentare il giorno seguente di accapparrarmi un treno di ritorno per Qingdao il 31. Garanzie nessuna. Oppure avrei potuto volare la mattina seguente, posto assicurato, 800 yuan e tanta CO2 nell'atmosfera. In questo momento sto scrivendo da una camera d'albergo di Qingdao, quindi fate presto a capire su cosa sia ricaduta la mia scelta. Terzani lo considero un grande maestro, ma che schiappa di allievo mi sento! |
chi sonoUn semplice viaggiatore, uno dei tanti, alla ricerca di quel qualcosa che so già essere quasi inafferrabile. Cosa che rende l'intero percorso ancora più avvincente. il blogNessuna pretesa prima di tutto. Un posto virtuale nel quale dare forma ai miei pensieri e ricordi per segnare le tappe dei miei viaggi, e del mio viaggio. archivi
April 2020
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